Intolleranze Alimentari

Scopri di più sulle intolleranze.

Intolleranze Alimentari

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Fin dai tempi antichi si era notato come l’alimentazione potesse essere causa di malattie; Ippocrate, il medico greco padre della moderna medicina si è reso conto di “alcuni individui non tolleravano determinati alimenti che altri utilizzavano senza subire alcun danno” il padre della medicina fu il primo a parlare di reazioni a allergico i intolleranti al latte che si manifestavano con disturbi digestivi e orticaria, tanto che affermò “lascia che il cibo sia la tua medicina e che la medicina sia il tuo cibo” successivamente nel corso dei secoli, ben poco si fese di queste prima osservazioni. solo di recente, agli inizi del secolo, gli studi scientifici acquisteranno una certa rilevanza e si formò un gruppo sempre più numeroso di medici soprattutto negli Stati Uniti d’America, che attribuiva grande importanza ai problemi inerenti all’alimentazione, dando così vita a una corrente di pensiero chiamata ecologia clinica che vedeva nello sviluppo industriale, nella sfruttamento intensivo delle coltivazioni, e nelle sempre più crescente invasione della chimica.un possibile pericolo per il genere umano. alcuni di essi inizieranno a sospettare che l’esposizione, giorno dopo giorno, a alcuni cibi comuni potesse causare malattie croniche di difficile diagnosi in su vasta scala. quindi per parlare di reazioni avverse agli alimenti (allergie alimentari – e intolleranza alimentari) bisogna conoscere l’ecologia clinica, cioè lo studio di tutte le patologie che l’ambiente esterno può causare sull’uomo e che rappresenta una vera e propria metodica complementare delle medicina tradizionale; la sua storia da diverse metodiche suggerite per l’individuazione degli alimenti responsabili di intolleranza, i procedimenti per la risoluzione e la cura di questi problemi. La bibliografia esistente in merito è molto vasta, gli studi scientifici sono molti PC ma ciò nonostante la conoscenza e la deflessione sono scarse.

Cause e Modalità

Il termine alla regia, cioè altra reazione, viene usato per la prima volta nel 1906 da Clemens Von Parquet, un medico viennese, specialista in pediatria. Von Parquet lavorava comma a assistenza del Dott. Bela Scich, alla sperimentazione per trovare dei vaccini contro la difterite. Notò come alcuni soggetti reagissero in modo del tutto diverso rispetto alla maggioranza delle persone a cui veniva somministrato il vaccino, e cioè nel punto di inoculazione comparivano rossore ed edema a volta anche in modo molto doloroso ed evidente; egli defini quindi l’allergia come un alterata capacità acquistata e specifica, di reagire a sostanze e strani alle cellule dell’organismo. La reazione si esplica tramite l’azione del sistema immunitario che rappresenta un vero e proprio sistema di difesa dell’organismo da tutti gli agenti esterni all’organismo stesso; tali agenti estranei possono essere microorganismi nocivi quali virus, batteri, funghi ecc., o i no cui, quali, per esempio, le sostanze chimiche e alimentari. Molto semplicemente, dirò che il sistema immunitario è composto da diversi tipi di cellule (globuli bianchi), quale linfociti macrofagi, granulociti neutrofili, monociti, tutta chiamati fagociti, in quanto deputate all’inglobamento di sostanze tossiche e la loro successiva eliminazione; il linfociti si dividono in due gruppi: linfociti T e linfociti B. A loro volta il linfociti T si suddividono è in: soppressori, ausiliari e killer. I linfociti B sono molto importanti per la loro capacità di produrre le immunoglobine, sostanze chimiche dirette contro il corpo è estraneo, dette anticorpi specifici, che possono difendere l’organismo in diverse patologie infettive e allergiche. Quando si presentò un’infezione da microorganismi, il sistema immunitario conserva la memoria del corpo e estraneo che ha provocato l’infezione; si costituisce così il fenomeno dell’immunità. Da quando si sono scoperti gli anticorpi IgE negli anni 60 e si è visto chiaramente che molti sintomi allergici (rinite, naso chiuso, congiuntivite, occhi che lacrimano, asma ecc.) sono correlati alla quantità di questi anticorpi nel sangue, si definiscono malattie allergiche solo quelle dove vi è una presenza elevata dei suddetti anticorpi. Ciò è stato di estrema importanza per definire i meccanismi alla base dei vari processi allergici ma con temporaneamente a escluso dalla definizione di allergia tutti quei fenomeni di intolleranza alimentare che implicano un coinvolgimento del sistema immunitario, ma senza la produzione di anticorpi IgE. Quindi, in conclusione, si può parlare di allergie alimentari solo quando ritroviamo nel sangue un eccesso di immunoglobine E (IgE) che è in presenza della sostanza estranea (allergene), sia esse può linee, polvere o alimento, si agganciano su alcuni tipi globuli bianchi facendoli liberare dell’istamina che causerà e infiammazione, gonfiore dei tessuti ecc. Si parla di intolleranze alimentari invece quando non dire la produzione di anticorpi, quando la reazione non sono immediate ma croniche; i disturbi infatti non sono in diretta relazione all’assunzione ma si possono verificare a distanza di tempo fino a 72 h dopo; i sintomi e le malattie si possono sviluppare a carico di qualsiasi organo apparato sistema.il meccanismo di causa lo scatenamento di queste manifestazioni si deve ricercare nell’alterata reazione del sistema immunitario, che in presenza di alcuni alimenti li riconosce come dannosi ed estranei e i, di conseguenze reagisce.
Tre le ipotesi principali sulla causa dei fenomeni di intolleranza alimentari:
1.- La teoria delle carenze mineraliche vitaminiche.
2.- La teoria dell’assorbimento al tratto di marcomolecule da parte della parete intestinale.
3.- La teoria degli agenti stressanti.

1. Teoria delle Carenze Mineraliche – Vitaminiche

Questa teoria trae origine dalla osservazione della moderna alimentazione è basato nella maggior parte sui cibi molto raffinati carenti le loro contenuto un naturale di minerali – vitaminico. in effetti se pensiamo allo sfruttamento smodato dei terreni agricoli dove c’è l’impoverimento del coltivazioni, e agli allevamenti intensivi della carne da macello dove lo scopo più importante è quello di fornire animali pesanti e i non animali sani, si può ben capire come il cibo che assumiamo giornalmente possa in effetti causare carenze in sali minerali e vitamine che sono il substrato nei nostri enzimi vitali. In modo particolare le carenze che causerebbero lo squilibrio del sistema immunitario sono a carico di alcuni sali minerali fondamentali della vita quali lo zinco, il manganese, il selenio, il rame.questa teoria comunque anche se suggestiva oggi può essere controllato con l’utilizzo di un metodo di acrostico in uso da qualche anno: il mineralogramma. Quest’ultimo è un test d’indagine c e può dosare i minerali necessari per lo stato di salute. Messo a punto negli Stati Uniti negli anni 70, la metodica si avvale di apparecchiature complesse che analizzano campionature di capelli, prelevati nella zona della nuca. In questo modo si effettua una vera e propria “biopsia cellulare” dell’organismo, e si è quindi in grado di determinare il livello dei vari sali minerali (in particolare: calcio, magnesio, sodio, potassio, ferro, rame, manganese, zinco, cromo, selenio, fa solo). Di grande importanza sono poi i rapporti tra i singoli sali minerali, per esempio calcio/magnesio, sodio/potassio ecc. Questo perché tali rapporti possono indicare il ragionamento di alcune ghiandole fondamentali per il metabolismo (tiroide- ghiandole surrenali ecc.) e di conseguenza si ottengono tutta una serie di informazioni sulla corretta nutrizione e su quali apparati organici e intervenire per raggiungere o mantenere lo stato di salute. Il minerale ologramma inoltre è in grado di determinare l’ev ntuale presenza dei metalli tossici, vere e proprie tossine che possono alterare il ragionamento di vari ordini e di conseguenza causare varie patologie. Alluminio, arsenico, cadmio, mercurio e piombo, tutto sostanze sovente dichiarate ”ubiquitarie”perché presenti ormai nell’ambiente quotidiano lotta in cui è nato e possono dar luogo, se trattenute nella organismo, a disturbi quale per esempio l’iperattività nei bambini (piombo), ulcera gastrica e colite (alluminio), artropatie (cadmio- mercurio), dermatiti (mercurio- nichel) ecc. Oggi è quindi possibile sapere in tempi brevi se vi siano o meno le carenze citate precedentemente.

2. Teoria dell’Assorbimento Alterato delle Macro Molecole

Questa teoria si basa sull’osservazione di alcuni studiosi anglosassoni che hanno notato come la parete intestinale svolta una funzione fondamentale nell’assorbimento dei cibi e nello stimolo del sistema immunitario; basti pensare che il 60% di tutte le nostre cellule immunitarie (vedere e proprie sentinelle dell’integrità del nostro organismo) si trovano a ridosso delle pareti intestinali. Ebbene queste pareti sono potette dalla flora batterica che svolge molteplici funzioni; è come se in noi vi fosse “un piccolo mondo…..”.Gran parte della patologie umane dell’apparato gastrointestinale si potrebbero risolvere con discreta facilità se si tenesse in considerazione l’aspetto dalla flora batterica il più delle volte trascurato. In effetti è di estrema importanza il fenomeno della dispendiosi, cioè dell’alterazione della flora batterica intestinale. Nello specifico, l’intestino umano che ha una superficie vasta di 300 m², è completamente rivestita da miliardi di cellule estranei ma simbiotiche al nostro organismo: le flora batteriche intestinali. Questi batteri che “colonizzano” l’intestino sin dopo la nascita sono di circa 300 specie diverse tutte in equilibrio tra loro, ed entrano in strettissima collaborazione con il corpo, in quanto noi ne nutriamo e permettiamo il loro sviluppo con la nostra alimentazione dell’oro ci “ripagano” con diverse modalità: sintetizzando le vitamine: K.- B1- B12, acido folico – acido pantotenico, metabolizzando gli acidi biliari che ci fanno digerire i grassi, metabolizzando gli ormoni steroidei, il materiale fecale e i gas intestinali, producendo antibiotici naturali e sostanza ad attività antibatterica che bloccano tutti i tentativi da parte dei batteri estranei o dei microorganismi nocivi di danneggiarci e di causarci infezioni, sopprimendo la aderenze batteriche, degradando le tossine, dei virus e anche del famigerato Elico bacter pilori responsabile certo della maggior parte delle ulcere gastro duodenali, predigerendo i cibi e facil tandoci l’assorbimento delle sostanze nutritive e per ultimo, ma primo per importanza, “modulano” il funzionamento del nostro sistema immunitario. Quindi proteggere, mantenere in equilibrio e in salute questo “piccolo mondo” è interno al nostro organismo è fondamentale. Per esempio, ogni qualvolta assumiamo lassativi chimici, antibiotici, anti-infiammatori e farmaci steroidi, causiamo una morte massiccia di queste “cellule amiche” e spesso poi soffriamo di diarrea, aerofagia, meteorismo, spasmi e dolori intestinali; se l’assunzione dei suddetti farmaci è ripetuta, ciclica, non diamo modo alle flore batteriche di riprodursi e quindi i di proteggere l’epitelio dall’intestino che può andare incontro a fenomeni di erosioni (ulcere), a fenomeni infiammatori (coliti), a fenomeni reattivi con proliferazioni cellulari (polipi, adenomi). Bisognerebbe cercare di evitare, per quanto possibile, la somministrazione indiscriminata di farmaci e inoltre si dovrebbero conoscere e utilizzare di più quei prodotti farmaceutici che contengano i vari tipi di flore batteriche (le concentrazioni devono essere sempre e levate altrimenti non “passano” la barriera gastrica), veri e propri ricostituenti dell’habitat intestinale.

3. Teoria degli Agenti Stressanti

La teoria di Selye H. e Randolph T.(uno dei padri dell’ecologia clinica) ed è anche quella seguito dalla maggior parte degli ecologisti clinici, secondo cui il fan cemento dal nostro sistema immunitario è sempre più influenzato dalla presenza di vari tipi di stress. Ê innegabile che negli ultimi anni si sia verificato un costante aumento di patologie vascolari, infarti, ictus cerebrali, malattie dell’apparato gastroenterico, disordini psichici, malattie degenerative e patologie definite di sovente allergiche o iperattive. Le varie teorie formulate non hanno mai fornito spiegazioni valide per ipotizzare le cause di un fenomeno in continua crescita. Gli ecologisti clinici sostengano da anni che i motivi principali sono da imputare alla contaminazione, sofisticazione e adulteramento dei cibi ed alle mutazioni che “stiamo” causandolo al nostro ambiente. Questi veleni possono ben essere una delle principali cause dell’ alterazione del nostro sistema immunitario; alterazione che comporta conmolta probabilità lo sviluppo di intolleranze alimentari. Pochi hanno recepito questi messaggi di allarme, perché gli scienziati, i medici e gli ambientalisti, continuano a pensare in termini di tossicologia e avvelenamenti, piuttosto che in termini di allergia e intolleranza come da anni fanno gli ecologisti clinici. E infatti l’ecologia clinica non intende studiare i fenomeni di intossicazione velenose e ampiamente già classificate come tali, o i fenomeni di intossicazioni e tossinfezioni alimentari devolute ai cibi adulterati; ma tende a indagare sui quei fenomeni che si sviluppano con assuefazioni dopo assunzione ripetute di alimenti e con cui quotidianamente entriamo in contatto: le intolleranze alimentari. normalmente ogni evento esterno all’organismo provoca una risposta e mediata alle ghiandole surrenali, le quali secernono ormoni atti a controllare le variazioni e quindi a mantenere l’omeostasi, cioè “l’equilibrio” e interno. Ma le continue sollecitazioni esterne possano portare a un progressivo indebolimento di questo sistema che potrà giungere a un vero e proprio esaurimento. Si entra, quindi, in una conclamata fase di stress o sovraccarico. Uno dei primi studiosi di questo importante argomento della medicina è stato il professor Hans Selye, di Montreal, che differisce lo stress come “il logorio a cui si viene sottoposti nella lotta giornaliera”, per rimanere in condizioni normali contro i potenziali agenti nocivi, che includono forze fisiche e psicologiche di tutti i tipi, dal cibo inadatto al rumore dei vicini di casa. Un altra definizione dello stress: “lo sforzo a cui il corpo e sottoposto dagli avvenimenti della vita”; ancora “lo stress come una lotta di adattamento a un agente nocivo”. Alcuni stress sono chiaramente inevitabili: una piccola (limitata) dose di stress è sicuramente benefica perché è allena il corpo a una certa reazione. Da qualche anno sia giunto alla certezza che il nostro sistema ormonale e quello immunitario sono interdipendenti tra loro, e ambedue sono in stretta correlazione con il sistema nervoso; queste connessioni neuro-endocrino immunitarie sono il punto di partenza della neuro-endocrinologia moderna. le intolleranze alimentari colpiscono principalmente il sistema immunitario, ma in realtà per le connessioni suddette possono causare danni in ogni punto del nostro organismo.

Nota: Nello studio è possibile di fare test delle intolleranze alimentari, e flora intestinale, attraverso la kinesiologia e biorisonanza.

Per saperne di più….. “Manuale delle Allergie e Intolleranze Alimentari” edito da Tecniche Nuove e scritto dall’autore di questo studio: Dr.Marcello Mandatori.

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